Abstract

, Dossier II. Insegnare il latino al tempo del coronavirus: esperienze, riflessioni, pratiche digitali, strumenti e strategie per una didattica in grado di guardare al digitale con consapevolezza

Si dà comunicazione della pubblicazione di un dossier che raccoglie esperienze, riflessioni, pratiche digitali, strumenti e strategie relative all'impiego del digitale nell'ambito della didattica del latino. Il dossier, curato da Alessandro Iannella e Marco Ricucci, è disponibile sul numero 3 del volume XXXIX della rivista Nuova Secondaria Ricerca e raccoglie i contributi di Mara Aschei, Manuela Baretta, Sabrina Borchetta, Tiziana Borchetta, David Del Carlo, Linda D'Ilario, Alessandro Fabi, Gaia Imbrogno, Alessandra La Marca, Leonarda Longo, Francesco Lubian, Luigi Salvioni, Francesco Massoni, Attilia Rossi, Chiara Valenzano, Elena Rossi Linguanti e Alessia Terrinoni. (Fonte: credo qualcosa arrivatami via email e presente online) --- Mara Aschei (pp. 191-202) inaugura il volume proponendo una riflessione sulle dinamiche che caratterizzano la didattica a distanza in quanto evento principalmente comunicativo e partecipativo, adottando una prospettiva di confronto rispetto alla didattica tradizionale. Manuela Baretta (pp. 203-212) descrive le strategie e le modalità adottate per perseguire alcuni obiettivi didattici ed educativi, tanto durante la DaD quanto durante la DDI: dal mantenere il contatto con gli studenti all'incentivare modalità di apprendimento profonde e significative, dall’offrire molteplici strade per il recupero e la valutazione al valorizzare il merito. Sabrina e Tiziana Borchetta (pp. 213-227) riflettono sulla centralità e la trasversalità dell’educazione linguistica e sulle possibilità offerte dagli strumenti multimediali; inoltre, descrivono un'esperienza didattica centrata sull'oratoria ciceroniana, di carattere autentico, che ha avuto per oggetto la progettazione e la realizzazione di una serie di pagine web per la knowledge base CiceroBot. David Del Carlo (pp. 228-238) illustra due esempi di attività che si inseriscono nell’architettura collaborativa dell’istruzione, incentrate su Virgilio e su Apuleio e basate sulla produzione di artefatti multimediali per mezzo di strumenti, mobile e web- based, come ThingLink, Wakelet, Prezi, Google Presentazioni, Google Sites e Genial.ly. Per Linda d’Ilario (pp. 239-255) la situazione pandemica ha profondamente modificato le modalità del fare scuola, non solo sul piano degli strumenti, ma soprattutto su quello dell’instructional design. Nel suo contributo offre ampio spazio alla descrizione del multisensory approach e delle dinamiche che favoriscono una didattica realmente inclusiva, in linea con l’Universal Design for Learning. Alessandro Fabi (pp. 256-264) si dedica al resoconto di un progetto basato sul lessico latino, fortemente contestualizzato nell’attuale periodo storico in quanto incentrato sulla ricostruzione dell’etimologia e dell’evoluzione di alcune voci legate al concetto di pandemia. L’attività che propone muove dall’impiego di database testuali, di norma ad uso accademico, per offrire una valutazione del loro impiego nel contesto scolastico. Gaia Imbrogno (pp. 265-276) evidenzia i punti di forza e le debolezze della didattica a distanza, soffermandosi in particolare sulle nuove modalità per lo studio del classico, ossia l’opera di riferimento da tradurre durante l’anno scolastico. Alessandra La Marca e Leonarda Longo (pp. 277-295) presentano i risultati di uno studio che ha coinvolto dieci docenti siciliani e piemontesi, favorendo un clima di creatività e di condivisione progettuale incentrato sulla sperimentazione di strategie innovative. Francesco Lubian e Luigi Salvioni (pp. 296-315) rendono pubblico il diario di bordo della loro attività didattica nell’ambito dell’insegnamento di Didattica del Latino presso l’Università di Padova, delineando una serie di proposte operative, in parte basate sull’impiego del Learning Management System Moodle. Francesco Massoni (pp. 316-326) incentra il proprio contributo sull’adozione delle wordcloud e delle flashcard, strumenti versatili utili per il consolidamento del lessico e per lavorare in un’ottica metacognitiva. Attilia Rossi e Chiara Valenzano (pp. 327-352) si soffermano sulle possibilità che il digitale mette a disposizione dei docenti per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo, illustrando alcune prove di verifica orientate allo sviluppo delle competenze, con un occhio di riguardo all’argomentazione e all’interdisciplinarità, soprattutto in preparazione all’Esame di Stato. Elena Rossi Linguanti (pp. 353-366) descrive un’Unità di Apprendimento (UdA) che si propone di sensibilizzare rispetto al tema della violenza di genere attraverso il dialogo fra i classici e il mondo moderno, valorizzando al contempo la dimensione socio-emotiva dell’apprendimento e, in particolare, l’importanza della relazione dialogica. Alessia Terrinoni (pp. 367-376) conclude il volume presentando un’attività di scrittura creativa incentrata sulla relazione tra e con gli studenti, finalizzata alla promozione di una forma di apprendimento attivo indipendente dall’adozione di tecnologie specifiche. (Fonte: ho incollato qui l'introduzione che dei singoli contributi dà l'introduzione del fascicolo alle pp. 189-190)

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