Abstract

Paolo Monella, Many witnesses, many layers: the digital scholarly edition of the Iudicium coci et pistoris (Anth. Lat. 199 Riese)



English
During my post-doc scholarship at the Centro Linceo Interdisciplinare “B. Segre” of the Accademia dei Lincei, I have been working to a digital scholarly edition of the Iudicium coci et pistoris iudice Vulcano by Vespa (Anth. Lat. 199 Riese), a Latin text in verse from Late Antiquity with a multi-testimonial textual tradition. This edition aims to apply concepts of Semiotics, Linguistics and Graphology, especially derived from the theoretical and methodological work of Tito Orlandi (see Informatica testuale, Laterza: Roma 2010). It also aims to use XML/TEI markup, while customising it. In my edition, each primary source (medieval Latin manuscripts) will be encoded at three layers: (1) the graphical layer, whose minimal units are the graphemes of a specific witness' graphical system, its paragraphematic signs (like punctuation, word breaks, line breaks etc.) and its systematic abbreviations; (2) the alphabetic layer, whose minimal units are the “alphabemes” (by which word Raul Mordenti means alphabetical letters; alphabemes are different from graphemes, in that the latter represent the former); (3) the 'linguistic' layer, whose minimal units are inflected words, regardless of the graphical system and even of the alphabet used in specific witnesses. The digital edition will include a module for automatic collation of witnesses at different layers. For textual criticism, collation will happen at the 'linguistic' layer, but more complex collation systems can by devised to compare the graphical and alphabetical layers of different manuscripts. This edition aims to be a proof-of-concept to test whether a more sophisticated model of encoding of primary textual sources and of digital scholarly edition can be implemented with a 'sustainable' workflow. Its main innovations are: (1) the distinction of different textual layers within each witness; (2) the declaration of a 'table of signs' for the graphical and the alphabetical layers of each witness; (3) a collation process carried out ad different layers. A major challenge will be to adapt XML/TEI to fit the purposes of this model of edition. Related issues include the encoding: (1) of primary sources generally; (2) of so-called 'characters' (including paragraphematic signs); (3) of systematic abbreviations.

Italian
Il progetto di ricerca messo in cantiere durante l'anno della mia borsa di studio post-doc presso il Centro Linceo Interdisciplinare “B. Segre” dell'Accademia dei Lincei prevede la creazione di un'edizione critica digitale del Iudicium coci et pistoris iudice Vulcano di Vespa (Anth. Lat. 199 Riese), un testo latino tardoantico in versi con una tradizione pluritestimoniale. Tale edizione intende mettere a frutto gli apporti della semiotica, della linguistica e di quella sua parte detta grafologia, applicando le intuizioni teoriche e metodologiche di Tito Orlandi (vd. in particolare Informatica testuale, Laterza: Roma 2010); ed applicare, innovandolo, il markup XML/TEI. In tale edizione, le fonti primarie (manoscritti latini medievali) vengono codificate a più livelli testuali, ovvero: (1) il livello grafemico, le cui unità minime sono i grafemi specifici del sistema grafico del testimone (inclusi i segni paragrafematici e le brachilogie sistematiche); (2) il livello alfabetico, le cui unità minime sono costituite dalle unità alfabetiche (distinte dai grafemi, e da questi ultimi semplicemente rappresentate); (3) il livello 'linguistico', le cui unità minime vengono individuate nelle parole flesse, al di là del sistema grafico e persino dell'alfabeto utilizzati nei singoli testimoni. Ad un livello superiore del sistema-edizione, vengono creati sistemi per la collatio a vari livelli dei testi dei testimoni. Ai fini della critica testuale, la collatio avviene infatti al livello che abbiamo definito linguistico, ma si possono realizzare modelli più complessi di confronto tra i livelli grafemici ed alfabetici di diversi manoscritti. Il contributo principale che tale progetto intende apportare alla sperimentazione in atto nel campo della codifica delle fonti primarie e dell'edizione critica digitale risiede nella complessità del modello digitale implementato, che distingue formalmente all'interno di ogni testimone i livelli testuali e poi disegna relazioni tra testimoni a livelli diversi. Una sfida interessante è quella di coniugare – proponendo, laddove necessario, innovazioni – tale modello di testo e di edizione con gli schemi e le linee-guida attuali della codifica XML/TEI. Punti particolarmente problematici, a tal riguardo, sono la codifica: (1) delle fonti primarie nel loro complesso; (2) dei 'caratteri' (inclusi i segni paragrafematici); (3) delle brachilogie sistematiche.

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