Abstract

Paolo Monella, Filologia digitale e livelli di rappresentazione del testo: l'esempio dell'edizione di Orso Beneventano

La lezione fornirà un'introduzione iniziale alle questioni metodologiche legate all'edizione scientifica e critica digitale. Si affronterà quindi più specificamente la questione dei livelli di rappresentazione del testo in edizioni fondate su fonti primarie come i manoscritti, dal livello paleografico a quello "normalizzato". Nella seconda parte della lezione, si esporrà la risposta fornita a tali questioni di ricerca nell'edizione critica digitale del De nomine di Orso Beneventano (http://www.unipa.it/paolo.monella/ursus). Il modello sperimentato nell'edizione di Orso intende superare la dicotomia tra edizione diplomatica e critica grazie ad un ripensamento profondo, semioticamente fondato, dei livelli di trascrizione e di edizione di un testo. I livelli scelti per questa edizione sono: 1. Livello grafematico, le cui unità minime sono i grafemi, inclusi i segni paragrafematici e le brachilogie sistematiche. Tutti i grafemi individuati dall'editore sono elencati nella "Graphematic Table of Signs" (GToS), che costituisce parte integrante dell'edizione. 2. Livello alfabetico, le cui unità minime sono le lettere alfabetiche. La GToS riporta, per ogni grafema, un significato alfabetico standard. La codifica a livello alfabetico è fornita esplicitamente dall'editore all'interno di un elemento solo quando essa non sia desumibile dalla codifica grafematica tramite la tabella di corrispondenze fornita nella GToS. 3. Livello linguistico, le cui unità minime sono le parole flesse, identificate tramite la combinazione di un lemma ("lupus, -i": attributo @lemma) e di informazioni morfologiche ("genitivo singolare": attributo @ana). Questo livello di codifica è utile per la visualizzazione (edizione "critica"), l'analisi testuale, l'interoperabilità e la collazione.

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