Abstract

Paolo Monella, Metodi digitali per l'insegnamento classico e umanistico

The PDF version of the book is available in open access at https://store.streetlib.com/it/paolo-monella/metodi-digitali-per-linsegnamento-classico-e-umanistico Abtract: Il volume propone una riflessione critica di carattere metodologico su alcuni strumenti e tecniche digitali per l'insegnamento scolastico ed universitario in ambito umanistico, con un'attenzione particolare alla didattica delle lingue, letterature e culture classiche. Per ciascuno strumento digitale, si valuta se esso comporti un effettivo miglioramento dal punto di vista dei metodi, alla luce di alcuni obiettivi e principi educativi generali: sono presentate e discusse solo innovazioni digitali che, in chiave costruttivista, rendano l'apprendimento più attivo, più critico, più creativo e più orientato verso un contributo positivo alla società. Alla riflessione sui metodi viene affiancata una serie di proposte didattiche, in cui tali metodi vengono incarnati in esempi concreti di attività per l'insegnamento delle discipline classiche. Sinossi: Nell'"Introduzione" vengono presentati, insieme agli obiettivi e all'organizzazione interna delvolume, i principi pedagogici di riferimento. Il capitolo "Strumenti e infrastrutture locali" offre qualche considerazione preliminare sulla cassetta degli attrezzi di cui ogni scuola o università dovrebbe dotarsi per rendere possibile la didattica digitale: computer, proiettori (più che LIM), software open source (non proprietario) ed una buona connessione. Il capitolo "Condivisione di materiali didattici tra docenti" discute problemi e prospettive per la creazione di repository condivisi per lo scambio e il riuso di materiali didattici. Nel capitolo "Imparare online: i learning management system", dopo aver esaminato le principali modalità di rapporto tra insegnamento in presenza e uso della rete (corsi blended e MOOC, ovvero interamente online), l'autore introduce le potenzialità offerte dai learning management system (LMS), i sistemi di gestione dell'insegnamento online. I capitoli successivi, dedicati all'uso della rete per l'insegnamento classicistico, sono stati profondamente ripensati dopo l'emergenza sanitaria del 2020 legata al Covid-19: in essi, partendo da un bilancio dell'esperienza diffusa di didattica a distanza dei mesi del lockdown del 2020, vengono presentati e discussi metodi digitali di apprendimento attivo, in un quadro pedagogico costruttivista. In "Dalla lezione (ultra)frontale alla flipped classroom" l'autore avanza la proposta di usare gli strumenti della didattica online, a partire dagli LMS, per applicare il metodo della flipped classroom, potenziando tra l'altro i sempre più necessari laboratori di traduzione dal greco e dal latino. Il capitoletto "Mesta digressione: la versione al tempo di Internet" è dedicato alla questione specifica della copiatura delle versioni dal web, che rende di fatto inefficace la tradizionale pratica di assegnare versioni e frasi da tradurre a casa. Il capitolo "Nuove forme di interazione: tutoraggio, forum, cloud e social media" esplora i modi in cui è possibile usare la rete per integrare e arricchire - non impoverire - l'interazione tra docente e studenti, e degli studenti tra di loro. In "Valutazione ed esercizi online" l'autore suggerisce di integrare i questionari strutturati che proliferano in ambiente digitale, utili per esercitare e valutare solo i livelli più bassi dei processi di apprendimento, con strumenti di verifica 'aperta' con cui valutare le competenze più importanti, e si esamina il possibile uso ludico di quei questionari. Nel capitolo "Politiche della formazione digitale: inclusione e istruzione pubblica" vengono affrontati due problemi resi evidenti proprio dalle pratiche didattiche del lockdown del 2020: ci si chiede chi rischia di rimanere escluso dalla didattica digitale e perché, e si discutono le ragioni per cui si rende ormai necessaria la creazione di infrastrutture digitali pubbliche per l'insegnamento, per evitare il rischio che i giganti della rete monopolizzino le infrastrutture dell'istruzione. Gli ultimi due capitoli propongono metodi didattici basati rispettivamente sull'uso dei corpora testuali greco-latini e delle piattaforme wiki.

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