Abstract

Raul Mordenti, Nani sulle spalle di giganti. Alcune lezioni di metodo della Filologia italiana e le prospettive dell’edizione critica digitale dello Zibaldone laurenziano di Giovanni Boccaccio

Il passaggio del testo dalla modalità pre-informatica e gutemberghiana, a quella segnata dall’informatica o digitale è tale da cambiare sostanzialmente non solo il concetto di testo ma anche la natura stessa della filologia. Il saggio presenta e discute i problemi incontrati nel lavoro volto a stabilire un’edizione critica informatizzata dello Zibaldone Laurenziano, manoscritto autografo di Giovanni Boccaccio, conservato alla Biblioteca Laurenziana di Firenze (Pluteo XXIX, 8). Il testo medievale (e ancor più un testo del tipo-zibaldone) presenta delle caratteristiche intrinseche che entrano in contraddizione con l’immobilità e la natura definitiva tipiche del testo a stampa. L’edizione informatizzata, quella che si può basare sull’ipertestualità, sull’ipermedialità e sul ricorso alla rete, quella che Jean-Louis Lebrave ha definito come “l’édition critique au XXI.e siècle” (Lebrave 127), è perfettamente in grado di rendere il movimento testuale, restituendo al testo la sua rigorosa mobilità.

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